River Côvo - Motocross !!!
Rio Côvo - Motocross !!!
Fiume Côvo - Motocross !!!
Rio Côvo - Motocross !!!
Fiume Côvo - Motocross !!!
One of the hardest tributaries of Paiva! Not a single doubt! Côvo is a very demanding and tough river offering a constant drop-down and requiring a quite technical navigation due to the many and varied granite boulders you´ll find in its bed. Usually paddled when Paiva´s water flow is very high - even if not necessarily – and because in the winter months it manages to keep a decent flow for some time because of the strong presence of cold and snow in that area. The put in is about 20 minutes away from Castro Daire in a beautiful old town, the Vila Cova Coelheira, which stands in the middle of hills with scarce vegetation.
Um dos afluentes mais duros do Paiva !!! Sem dúvida nenhuma !!! O Côvo é um rio exigente e muito trabalhoso, apresenta uma constante pendente e obriga a uma navegação muito técnica devido aos diversos e variados pedregulhos de granito que se encontram no seu leito. Normalmente funciona quando o Paiva está com muita água, não sendo imperativo que tal se verifique, e nos meses de Inverno aguenta o caudal por algum tempo devido a localizar-se numa zona aonde o frio e a neve marcam forte presença. A entrada fica a 20 minutos de Castro Daire numa antiga e bela localidade, Vila Cova à Coelheira, que se destaca no meio de montes despidos de vegetação.
Uno degli affluenti più duri del Paiva!!! Senza alcun dubbio! Il Covo è un fiume esigente e complicato , presenta una pendenza costante e obbliga ad una navigazione molto tecnica a causa dei diversi e vari massi di granito che si incontrano nel letto. Normalmente si può navigare quando il Paiva ha un livello molto alto, non essendo automatico che questo accada e nei mesi dell’inverno mantiene la portata per qualche tempo grazie alla localizzazione in una zona dove il freddo e la neve marcano forte presenza. L’entrata è a 20 minuti da Castro Daire in una antica e bella località, Vila Cova à Coelheira, che si distacca nel mezzo di monti pieni di vegetazione.
Put In With Snow
Rafael Soares "Rafa de Alvarenga"
Pedro Santos "Bica"
The beginning of this amazing whitewater course is at the bridge that links the centre of the village to the left bank of the river, where there is a dam and a water mill. The put in can be done through the stairs that surround the mill or, for the most daring, before the dam if willing to risk jumping into rocks (not advised). After about 200 meters of still water, we reach the impressive section of the "Rápido das Lajes" ( the flagstones rapid ). This section can be spotted and examined from the road on the left bank in order to get an idea of what remains to be done. For perfect navigation conditions in this section there should be no rocks above water in the main lines. If the end of the first drop is not well aerated and has rocks interfering with the navigation, then the remaining course will be out of navigable lines in the areas where the river widens. If the flow is very strong, and there are no eddys in sight, then only a strong team used to paddling class IV + should go in. We recommend the use of throw ropes in the latest flagstone as it is very retentive with such flow. After this passage and a slight chaos of stones that end in a small drop, the river calms and navigation goes quiet. Only for a short time though as right after we enter the constant gradients that will lead us to the mouth. The passages are a mixture of small drops, slides, holes and slalom rides, ... and then, mix it over and over again. Add the velocity resulting from the gradient and eddys to rest and examine the rapids. This is what you´ll get during most of the course.
O início deste formidável percurso de kayak é na ponte que une o centro da vila à margem esquerda do rio, na qual existe um açude e um moinho de água. A entrada pode ser feita nas escadas que circundam o moinho ou antes do açude, para os mais afoitos, caso pretendam arriscar e saltar para cima de pedras (não aconselhamos). Depois de uns escassos 200 metros de água parada chegamos à imponente secção do “Rápido das Lajes”. Esta parte do rio pode ser avistada e reconhecida a partir da estrada que existe na margem esquerda, servindo de bitola para se saber como se encontra o restante percurso. Para o rio estar perfeitamente navegável esta secção deve estar sem pedras à vista nas principais linhas. Caso a recepção da primeira rampa não esteja bem oxigenada e tenha pedras a interferir com a navegação então o restante troço vai estar sem de linhas de navegação nas zonas aonde o rio alarga. Caso o caudal esteja muito forte, e não se avistem contra correntes nesta secção, então convém só entrar uma equipa forte e habituada a remar classe IV+. Aconselhamos ainda a montar segurança na última laje pois o rolo que lá se forma é retentivo com esse caudal. Após esta passagem, e de um ligeiro caos de pedras que termina num pequeno salto, o rio acalma e a navegação prossegue tranquila. Por pouco tempo já que uns minutos à frente entramos na tal constante pendente que nos irá acompanhar até à foz. As passagens são compostas por um misto de pequenos saltos, de escorregas, de rolos, de pistas de slalom, … imaginem misturar todo isto e remisturar. Somem-lhe velocidade resultante do desnível e muitas contra para poder parar e analisar os rápidos. É assim grande parte da descida.
L’inizio di questo percorso formidabile di kayak è sotto il ponte che unisce il centro del paese al margine sinistro del fiume nel quale si trova uno sbarramento e un mulino ad acqua. L’entrata può essere fatta nelle cascate che circonano il mulino o prima dello sbarramento, per i più temerari in caso vogliano rischiare di saltare sulle pietre (non lo consigliamo). Dopo scarsi 200 metri di acqua piatta arriviamo all’imponente sezione del “Rápido das Lajes”.
Questa parte del fiume può essere visionata e riconosciuta a partire dalla strada che si trova nel margine sinistro e serve da segnale su come si presenta la parte restante del percorso. Perché il fiume sia completamente navigabile questa sezione deve essere senza pietre a mostra nelle linee principali. In caso la ricezione nella prima rampa non sia ben ossigenata ed abbia pietre a interferire con la navigazione allora il tratto restante sarà senza linee di navigazione nelle zone in cui il fiume si allarga. In caso la portata sia molto forte, e non si avvistino morte in questa sezione allora conviene che si imbarchi solo una squadra forte ed abituata a remare in fiumi IV+. Consigliamo inoltre di montare sicura nell’ultima lastra poiché la si forma un buco che trattiene con questa portata. Dopo questo passaggio e un leggero caos di pietre che termina in un piccolo salto il fiume si calma e la navigazione procede tranquilla. Per poco tempo infatti pochi minuti dopo incontriamo la pendenza sempre costante che ci accompagna fino alla foce. I passaggi sono composti da un misto di piccoli salti, scivoli, buchi, piste di slalom… immaginate di mischiare tutto questo e rimischiarlo ancora. Aggiungete la velocità dovuta al dislivello e molte morte per riuscire a fermarsi e controllare tutte le rapide. E’ così gran parte della discesa.
I momenti migliori, al di là dell’entrata descritta sopra, sono il “salto del Covo” di circa 4 metri in cui c’è una specie di martitta nel lato destro della ricezione, la rapida del “doppio rullo”, ostacolo che tiene alla fine, se navighiamo con grande portata e per la rapida della “s” ovvero una rapida tra i 100 e i 200 metri fatta di piccoli salti, buchi e pietre in cui la linea fa improvvisamente una svolta a gomito a destra. Conviene fare ispezione anche in quest’ultimo passaggio alla fine della rapida e valutare se la massa d’acqua tiene molto o no. Questa parte del fiume, così come altre, è contronata di sentieri e alzate che ci permettono facilmente di vedere il fiume.
Attenzione che prima della fine del Côvo e della foce sul Paiva c’è ancora un piccolo salto che ha una pietra in mezzo che può funzionare da incastro. Pertanto fuggire dal centro qui è un ordine, la linea sensata di solito è all’estrema sinistra. Fino alla fine remare in “flat” con alcune rapide dolci. L’uscita è al ponte di Covelo do Paiva più o meno a 2 km dopo la foce del Côvo.
Questo tratto è descritto anche nel libro “Portugal Kayak” scritto e curato da Rui Calado.
Questa parte del fiume può essere visionata e riconosciuta a partire dalla strada che si trova nel margine sinistro e serve da segnale su come si presenta la parte restante del percorso. Perché il fiume sia completamente navigabile questa sezione deve essere senza pietre a mostra nelle linee principali. In caso la ricezione nella prima rampa non sia ben ossigenata ed abbia pietre a interferire con la navigazione allora il tratto restante sarà senza linee di navigazione nelle zone in cui il fiume si allarga. In caso la portata sia molto forte, e non si avvistino morte in questa sezione allora conviene che si imbarchi solo una squadra forte ed abituata a remare in fiumi IV+. Consigliamo inoltre di montare sicura nell’ultima lastra poiché la si forma un buco che trattiene con questa portata. Dopo questo passaggio e un leggero caos di pietre che termina in un piccolo salto il fiume si calma e la navigazione procede tranquilla. Per poco tempo infatti pochi minuti dopo incontriamo la pendenza sempre costante che ci accompagna fino alla foce. I passaggi sono composti da un misto di piccoli salti, scivoli, buchi, piste di slalom… immaginate di mischiare tutto questo e rimischiarlo ancora. Aggiungete la velocità dovuta al dislivello e molte morte per riuscire a fermarsi e controllare tutte le rapide. E’ così gran parte della discesa.
Pedro Santos "Bica"
Other highlights include "Salto do Côvo" ( the Côvo drop ), about 4 meters high, which has a kind of boiling pot on the right side at the end; "Rápido do duplo rolo” ( the double hole rapid ), quite retentive if navigated with strong flow; and "Rápido do S" ( the “S” rapid ) which is a 150/200 meters long passage consisting of small drops, holes and rocks, where the line suddenly takes a elbow like curve to the right. An accurate examination should be taken to the end of the rapid and evaluate whether the mass of water is very retentive or not. This section of the river, as well as others, is surrounded by paths and flumes that allow us to easily get to know the river.
Os maiores destaques, para além da já descrita entrada, vão para um “Salto do Côvo” de aproximadamente 4 metros, no qual existe uma espécie de marmita no lado direito da recepção, para o “Rápido do Duplo Rolo”, obstáculo que no fim agarra quando navegamos com muito caudal, e para o “Rápido do S” que é uma passagem de 150 a 200 metros de comprimento constituída por pequenos saltos , rolos e pedras, na qual a linha de repente faz um cotovelo à direita. Nesta ultima passagem convém fazer uma inspecção ao final do rápido e avaliar se a massa de água está muito retentiva ou não. Esta parte do rio, bem como outras, é ladeada por caminhos e levadas que nos permitem facilmente ir reconhecendo o rio.
I momenti migliori, al di là dell’entrata descritta sopra, sono il “salto del Covo” di circa 4 metri in cui c’è una specie di martitta nel lato destro della ricezione, la rapida del “doppio rullo”, ostacolo che tiene alla fine, se navighiamo con grande portata e per la rapida della “s” ovvero una rapida tra i 100 e i 200 metri fatta di piccoli salti, buchi e pietre in cui la linea fa improvvisamente una svolta a gomito a destra. Conviene fare ispezione anche in quest’ultimo passaggio alla fine della rapida e valutare se la massa d’acqua tiene molto o no. Questa parte del fiume, così come altre, è contronata di sentieri e alzate che ci permettono facilmente di vedere il fiume.
Rafael Soares "Rafa de Alvarenga"
Rafael Figueiredo "Alemão"
Please note that just before the Côvo flows into the Paiva, there is a small drop in the middle of a rock that may stuck you. Therefore, avoid the middle line. The far left line is usually the most reasonable choice. Until the end you´ll get still waters and a few smooth rapids. The exit is at the bridge of Covelo do Paiva about 2 km away from the mouth of the Covo.
This section is also described in the book "Portugal Kayak" written by Rui Calado
This section is also described in the book "Portugal Kayak" written by Rui Calado
Atenção que antes do Côvo terminar, e desaguar no Paiva, existe ainda um pequeno salto que a meio tem uma pedra, podendo a mesma funcionar de entalador. Portanto, fugir ao meio aqui é a ordem. Extrema esquerda costuma ser a linha mais sensata. Até ao final é remar em “flat” com alguns rápidos suaves. A saída é na ponte de Covelo do Paiva sensivelmente a 2 km após a foz do Covo.
Este troço também está descrito no livro “Portugal Kayak” de autoria de Rui Calado.
Este troço também está descrito no livro “Portugal Kayak” de autoria de Rui Calado.
Attenzione che prima della fine del Côvo e della foce sul Paiva c’è ancora un piccolo salto che ha una pietra in mezzo che può funzionare da incastro. Pertanto fuggire dal centro qui è un ordine, la linea sensata di solito è all’estrema sinistra. Fino alla fine remare in “flat” con alcune rapide dolci. L’uscita è al ponte di Covelo do Paiva più o meno a 2 km dopo la foce del Côvo.
Questo tratto è descritto anche nel libro “Portugal Kayak” scritto e curato da Rui Calado.
Sifoni Sifoneited :)
8 comentários:
Eles andam aí... é aproveitar enquanto não enchem tudo de barragens :-)
moi boa pinta e muito forte...os galegos imos ter que treinar para non nadar no paivafest jojoo.
Boa report!!
Grandes reports nos deixa o o Ricky e a sua turma!
Pela ultima foto... estou a ver o Rafa sabe onde está a pedra entaladora ... sifonadoeited
Boas descidas
Hugo Paz
Bem me lembro de descer esse rio num dia com sol de Inverno, desci de rosca (ou projecto de uma) Dag Scandal Que pesadelo e ansiedade nos primeiros 30 min... - Um dos primeiros troços que fiz com uma pendente daquelas de raramente se avistar o que está para baixo de cada rápido. E com uma b...a de kayak (adivinhem a palavra) Bonito rio. Tenho saudades, não me tendo correndo na perfeição, não me posso queixar, porque não cheguei a ter que nadar e não sujei pedras com pele humana, eh eh mas fiquei um tanto ou quanto agarrado umas vezitas no início, simplesmente à mercê das águas... Depois a coisa até fluiu... Um obrigado à malta que lá estava no dia, que me apoiou e me deu pica para continuar e que pouparam os feedbacks menos positivos (Luíses Vieira e Coelho, Benjamim e mais malta) Estas são as caras apreensivas de que me lembro enquanto treinava umas manobras radicais, "roda, rodopia e tenta sair daí", "cambalhota à frente e à rectaguarda que já respirava melhor se não estivesse agarrado" Eh eh. Um abraço a todos vós malta.
Tenho saudades de pagaiar convosco.
Continuem a publicar
Paulo Lopes
É verdade...
Ricky, folgo em saber que a costela já te deixa acelarar as peças aí no motocross.
Abraço
Paulo Lopes once more
Esta entaladela custou-me uma semana fodi... das costelas.
Em contrapartida, deu uma boa foto sifonada...:)
Agora não se esqueçam que eles andem aí...
tanx malta pelas vossas palavras de apoio !!!
vamos continuar a trabalhar de modo a dar a conhecer os nossos rios tanto aos portugueses como à estrageirada ... entretanto de vez em quando vão sair uns reports de rios além fronteiras :)
ricky
Convêm, mais cedo possível, antes que "eles" coloquem barragens em todos os ribeiros...
Continuem abraço...
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