Fiume Cávado - Un grande acquapark.
Put In
The way to the put in of this great section is done by a dirt road next to the first village that we come across after turning left on the road to Covelo do Gerês instead of entering this one village. After driving near a cemetery we get to view the beautiful valley of Cavado along the way that will take us to the dirt road and consequently to the bridge that links the river banks where the adventure starts. The riverbed can be easily reached from this bridge being recommended the use of ropes to get the boats in the water especially if it is raining and/or the slabs are wet.
O acesso ao inicio deste lindíssimo troço é feito por intermédio de um caminho de terra batida que sai da primeira aldeia que nos surge depois de na entrada de Covelo do Gerês termos optado pela estrada que vira à esquerda em vez de entrarmos nessa mesma povoação. Depois de passarmos junto a um cemitério começamos a visualizar o belíssimo vale do Cavado ao longo da estrada que nos conduzirá ao trilho de terra batida e consequentemente à ponte que une as margens do rio nesta zona e na qual se inicia a aventura. Desta ponte facilmente se acede ao leito, sendo aconselhável descer os kayak por intermédio de cordas principalmente se estiver a chover e/ou as lajes molhadas.
Molti lo chiamano l’acquapark dei fiumi portoghesi per i suoi innumerevoli scivoli, volgarmente chiamati “toboga”, ai salti, ai saltini e ad alcune rapide tecniche e molto divertenti. Senza alcun dubbio il fiume Cavado è un “must do” dell’esteso bouquet che il Portogallo ha da offrire agli amanti delle White Waters.
L’accesso all’inizio di questo tratto bellissimo è fatto attraverso un cammino sterrato che esce dal primo paesino che sorge dopo che all’entrata di Covelo do Geres abbiamo girato nella strada che svolta a sinistra invece di entrare nel paese. Dopo di essere passati a fianco di un cimitero iniziamo a visualizzare la valle bellissima del Cavado lungo la strada che ci condurrà al sentiero ed in seguito al ponte che unisce i margini del fiume in questa zona, dove inizia l’avventura. Dal ponte si accede facilmente al letto, ma si consiglia di calare le barche con le corde soprattutto se dovesse piovere o le pietre fossero bagnate.
Pedro Santos "Bica" on his Big Dog
Pedro Santos "Bica" on his Big Dog
Emanuel Jordão
After running these two rapids the real thing called Cávado starts off. After sliding on a small ledge, another slide named by some as “Caos de Pedras” (Stone Chaos) emerges. It’s an easy rapid but most paddlers run it showing a wide smile on their faces. It precedes the most demanding passage of the river, commonly called “Sexto do Cávado” (Cávado’s Sixth), which only a few have dared to run as far as national level is concerned (read: Portuguese paddlers and friends). The reason why? Think of a large slide, with plenty of slope, a ledge in the middle and ending up in a small pool after gone through a sort of a “strangler”. No doubt though that the running line is quite perceptible. To portage it is easy but care should be taken as the slabs are usually quite slippery.
Após navegados estes dois rápidos começa o verdadeiro espectáculo chamado “Cávado”. Depois de deslizarmos por uma pequena laje eis que nos surge outro escorrega apelidado por alguns por “Caos de Pedras”. Trata-se de um rápido simples mas que maior parte dos canoistas fá-lo de sorriso bem rasgado na cara. Antecede o passo mais exigente do rio, vulgarmente designado pelo “Sexto do Cavado”, que até à data foi remado por muito poucas pessoas, pelo menos a nível nacional (leia-se canoistas portugueses e amigos). A razão ? Imaginem um grande escorrega, com bastante inclinação, com um ressalto a meio e a acabar numa pequena piscina depois de termos de passar por uma espécie de estrangulador. Mas sem duvida que a linha é bem perceptível. Saliente-se que porteá-lo é fácil mas toda a atenção é pouca devido às lajes estarem quase sempre húmidas em algumas zonas.
La discesa inizia animata tra blocchi di granito e passaggi che servono da riscaldamento per una giornata allegra che si appropinqua. Fino ad arrivare ai famosi scivoli e salti vanno indicati due passaggi che servono per aprire gli occhi in caso siamo mezzi addormentari. Un piccolo “toboga” e l’”abri occhi”.
Dopo aver passato queste due rapide inizia il vero spettacolo chiamato “Cavado”. Dopo aver scivolato per una piccola lastra appare uno scivolo chiamato per alcuni “Caos di Pietre”. Si tratta di una rapida semplice ma che la maggior parte dei canoisti esegue con un sorriso bello grande sul volto. Viene prima della rapida più esigente del fiume, chiamata “sesto del cavado” che fino ad ora è stata fatta da pochissime persone, almeno a livello nazionale (ovvero tra i canoisti portoghesi e gli amici). La ragione? Immaginate un grande scivolo, con molta inclinazione, con un salto in mezzo, che finisce in una piscina piccolissima dopo essere passati in una specie di “strangolatoio”. Senza dubbio c’è una linea. L’attenzione va posta sul trasbordo facile, ma pericolosissimo se le pietre sono bagnate (e sono sempre bagnate in alcuni punti).
Luis Vieira running the "Sexto do Cávado"
Navighiamo altri blocchi di granito e ci troviamo di fronte al passaggio più dispettoso per chi non lo conosce, infatti come indica il nome “rapida del battente” può girare chiunque decida di navigarlo a sinistra, principalmente con livello basso. La linea di destra è più navigabile e evita colpi forti che possono danneggiare le barche e chi ci sta dentro.
Pablo Morales Infante "Moglio Rio"
Amazing Landscape
Poche remate e arriva il “calderone”. Ostacolo relativamente esigente in termini tecnici perché obbliga chi lo salti a prestare attenzione al pentolone che si forma di fronte alla cortina d’acqua,e si consiglia farlo con l’intenzione di uscire alla fine del salto sul lato sinistro. Mezza dozzina di pagaiate e un altro piccolo salto ci obbliga a garantire che scendiamo con incidenza a sinistra su un piccolo salto o il “gomito” può provocare qualche dissapore. Niente dell’altro mondo ma è meglio ispezionare.
Pedro Santos "Bica" on his Big Dog
Filipe Pereira "Lateiro"
Proseguiamo la nostra odissea e arriviamo al primo dei due gioielli della corona che questa valle ci offre. Il famoso e rapido “S” ci da la possibilità di scivolare lungo i suoi tre “toboga” a zig zag e sentird la strana ma saporita sensazione di tornare ad essere bambini un’altra volta.
Senza grande pericolo, non essendo molto esigente in termini tecnici è senza alcun dubbio un passaggio impressionantemente bello che alza i livelli di adrenalina ogni volta. Uno spettacolare brindisi per madre natura !!!
Ricardo Inverno "Ricky" on his Big Dog
Rafael Figueiredo "Alemão"
Il secondo gioiello è un potente scivolo chiamato “Caipimba” che è abbastanza permissivo e permette di giocare. Può essere remato per l’estrema destra o per il mezzo, dovendo in questo caso i canoisti stare attenti all’entrata e al fatto che la corrente tende a portarci a destra. Qualunque delle linee è pacifica se remata da persone con alcuna esperienza di kayak d’alto corso.
Pablo Morales Infante "Moglio Rio"
Ricardo Inverno "Ricky" on his Big Dog
One more run? Sure... Cávado is worth it!!!
Mais uma volta ? Claro k sim … o Cávado merece !!!
Fino all’uscita ci aspetta un caos di pietre e alcune rapide divertenti. Le scale d’accesso alla centrale idroelettrica di Vila Nova sono perfette per arrivare alle macchine senza grande sforzo. Fermatevi prima della centrale sul lato sinistro. Non ci si sbaglia perché sono ben visibili dal fiume.
Un’altra volta? Chiaro che si, il Cavado se lo merita !!
”O Parque” Restaurant
Vieira do Minho (Camp site)
phone nr: (00351) 933 924 388
”Adega do Ramalho” Restaurant
Terras de Bouro – Gerês
phone nr: (00351) 253 391 336
Restaurante O Parque
Vieira do Minho (Parque de Campismo)
933 924 388
Restaurante Adega do Ramalho
Terras do Bouro – Gerês
253 391 336
Sarebbe indelicato non riferire in questo articolo che questo tratto magnifico è in una regione semplicemente magnifica: il Parco Naturale della Peneda do Geres. ( http://portal.icnb.pt/ICNPortal/vPT2007-AP-Geres?res=1024x768 ) e che chi la visita deve obbligatoriamente sperimentare la deliziosa gastronomia ed i suoi vini. Senza aver ricevuto alcun patrocinio da questi ristoranti vi lasciamo alcuni contatti da tenere in considerazione.
Restaurante O Parque
Vieira do Minho (Parque de Campismo)
933 924 388
Restaurante Adega do Ramalho
Terras do Bouro – Gerês
253 391 336